Storia, musica e liturgia
Una delle più antiche istituzioni musicali operanti al mondo con un trascorso storico floridissimo ed una tradizione segnata da grandi compositori: la Cappella Marciana è – a partire dalla sua prima formazione, i Cantores Sancti Marci documentati fin dagli inizi del XIV secolo – quella grande officina musicale che, con la sua abnorme produzione di composizioni per le liturgie, le soluzioni sonore in simbiosi con l’edificio della Basilica di San Marco, un unicum a livello mondiale. L’imponente elenco dei maestri di cappella e degli organisti che operarono nell’istituzione, il magnificente uso dei cori battenti, sono alcuni degli elementi che fanno della Cappella Marciana un cruciale elemento di studio “vivente” per storici e musicologi.
Questa singolare formazione è una delle poche rimaste in Italia ad eseguire regolarmente polifonia di pregio durante l’ufficio liturgico, in continuità con la propria tradizione. Da secoli essa presenzia regolarmente alle più importanti funzioni della Basilica senza soluzione di continuità e questo patrimonio culturale, questo modus cantandi si perpetua in uno “stile” inconfondibile che si alimenta continuamente sotto le volte di San Marco alla fonte del carisma dell’evangelista artista.
La Cappella Marciana è uno dei simboli viventi della tradizione musicale occidentale. Consci di questo, i suoi maestri, a partire dalla fine del XIX secolo, hanno iniziato un’opera di recupero del patrimonio più antico, nato anche all’interno di essa, con l’intento di restituire e mantenere vivo l’enorme bagaglio che ci consegna il passato. Chi frequenta la Basilica oggi, può ascoltare musica scritta a partire da otto secoli fa fino ad arrivare a quella di poche settimane di vita.